La prima serata limpida e fresca di agosto, qui sul lago Maggiore, è una domenica sera.
Quaranta minuti di auto mi separano da Stresa; l'autostrada no, faccio il lago - niente pedaggio, meno chilometri. Nonostante le prosastiche motivazioni di partenza, improvvisamente mi succede di vedere paesi e paesaggi con gli occhi del turista, quelli della prima volta, quelli sgranati e un po' confusi per la difficoltà di catalogare mentalmente quanto sta intorno.
Beh.
C'è una luce speciale, una calma normale. C'è un dolore piccolo e dolce a segnare il tempo che non basta mai per vedere, fare, provare, toccare, sentire, conoscere, parlare, annusare. E poi ricordare.
Il parcheggio perfetto. Il concerto in un orario sapiente e gentile, le 20: due ottimi auspici per una serata a cui sto pensando da diversi giorni. Ascolto con curiosità, con beatissima ignoranza.
Hopper raccontato da Natalie Dessay, in italiano, è un'America europea, più comprensibile. Le immagini si muovono, lo zoom è la musica di Graciane Finzi, il fuoco dei pensieri continua a cambiare e a spostarsi seguendo gli spostamenti dell'obiettivo sulle tele. Claire Gibault è bella, semplice, comunicativa, non ha paura di spendersi in italiano per spiegare quale storia abita questo originale programma. Andate a leggere il suo curriculum, io ho riletto più volte la data di nascita - non si può credere.
L'Adagio di Barber è meraviglioso. Mi fa tornare voglia di ascoltare musica per strada, in auto, prima di dormire, mentre faccio le pulizie, mentre scrivo. Mi fa pensare alla morte e alla leggerezza, a quel dolore piccolo e dolce di cui sopra. Al mio funerale.
Bernstein è Bernstein, non ci sono categorie adattabili, cento anni di gioia. Natalie offre un I feel pretty arrangiato in 5/4 che ribalta molte convinzioni e che mi metterebbe in gravi difficoltà ritmiche se dovessi cantarlo. Poi Frank Sinatra, Duke Ellington, Barbra Streisand, Thelonius Monk: ogni brano un piccolo mondo, ogni sentimento a forza diventa il mio. I'm a fool to want you...Take me back. I love you.
Torno a casa più ricca, neanche a dirlo. C'è la luna piena che fa luce sull'acqua e sui pensieri.
Pictures of America Con proiezione delle opere di Edward Hopper Uno sguardo all’America del Novecento
G. FINZI, Scénographies d’Edward Hopper pour récitant et orchestre S. BARBER, Adagio pour cordes opus 11 L. BERNSTEIN, Something’s coming – West Side Story F. SINATRA / J. WOLF / J. HERRON, I’m a fool to want you L. BERNSTEIN, I feel pretty – West Side Story M. FISCHER / J. SEGAL, I keep going back to Joe’s D. ELLINGTON, In my solitude H. ELLIS / J. FRIGO / L. CARTER, Detour ahead B. LANE / A.J. LERNER, On a Clear Day I. BERLIN, There’s no business like show business T. MONK, Round Midnight
Natalie Dessay, soprano Paris Mozart Orchestra Claire Gibault, direttore
Domenica 26 agosto 2018, ore 20.00 Stresa, Palazzo dei Congressi